L’ipnosi, in generale e nelle sue varie pratiche, può essere definita come uno stato psicosomatico caratterizzato dalla trance (ipnotica appunto): uno stato dissociativo funzionale, in cui il livello di coscienza viene ridotto o reso assente ed è possibile entrare in contatto con la funzione immaginativa, i vissuti emotivi profondi, la ricerca psicologica e spirituale interiore.
L'Ipnosi è uno stato naturale della mente diverso dallo stato di veglia e da quello del sonno: pur non essendo difficile entrare in trance, è complicato farlo sotto il controllo che viene agito dall'emisfero sinistro del nostro cervello (preposto al pensiero razionale, al prendere decisioni, al linguaggio logico...), che generalmente prevale sull'emisfero destro, attivo quando si sogna, si medita, si entra più profondamente in contatto con se stessi. Lo psicoterapeuta fornisce, con adeguate suggestioni, parole e immagini, la possibilità di abbassare l'attività dell'emisfero sinistro e di innalzare quella del destro, sede dei ricordi rimossi.
L'ipnosi amplia le potenzialità dei percorsi psicologici e psicoterapici, perché i vissuti emersi durante la trance possono essere valutati e interpretati per consentire alla persona di comprendere più approfonditamente le origini e le ragioni dei suoi malesseri e dare un contributo alla risoluzione del disagio emotivo e relazionale. Inoltre, durante l'ipnosi, si possono manifestare delle scariche emozionali con funzione terapeutica catartica di purificazione: si tratta della cosiddetta abreazione, il rivivere in un tempo successivo, un evento, un'esperienza, una relazione... liberando le emozioni che spesso si sono rimosse o negate, ma che dentro di noi continuano a influenzarci senza che ne comprendiamo il meccanismo.
L'Ipnosi Regressiva, in particolare, è una tecnica che permette di ricercare e associare emozioni, pensieri, immagini e vissuti, nel passato della propria vita attuale o nel mondo di immagini che assumono l’aspetto di precedenti vite. Grazie all'Ipnosi Regressiva la persona può recuperare contenuti assimilabili a esistenze pregresse, nelle quali comprendere le radici simboliche dei suoi attuali disagi, aiutandola nel percorso psicologico e terapeutico, grazie al lavoro sulle resistenze, sui conflitti o sulla causa del malessere. Il fine è recuperare risorse mentali, psicologiche e spirituali che permettano al soggetto di evolvere nel proprio personale processo
esistenziale.
Nei percorsi psicologici o psicoterapici, l'Ipnosi Regressiva può rivelarsi utile nel trattare ansie, panico, fobie, ossessioni, sintomi depressivi, disagio relazionale e conflitti di coppia, nonché dare risposta al senso di frustrazione che deriva dal "non sentirsi mai del tutto a posto con se stessi" o dal fatto che "ci si ritrova sempre nelle medesime situazioni difficili"... Durante una seduta di Ipnosi Regressiva, la persona viene condotta in una trance medio-leggera, che lo mantiene sufficientemente "vigile" per osservare e vivere la "storia" che la sua mente gli propone, come "risposta" ad una domanda. Domanda che spesso viene elaborata precedentemente col terapeuta, al fine di ottenere le informazioni necessarie al processo terapeutico di comprensione e possibile risoluzione del malessere. Nella trance inoltre, c'è un continuo dialogo tra la persona e il terapeuta che conduce l'esperienza, ma che al tempo stesso ascolta e porta il cliente dove è per lui più utile andare.
Quando la persona emerge dallo stato di trance, è in grado di ricordare e riflettere su cosa ha sperimentato: eventi relativi alla propria infanzia, al periodo post parto, a quello gestazionale, o ancora più indietro, nelle ipotetiche vite precedenti, alla ricerca dei vissuti e dei conflitti dolorosi le cui conseguenze si manifestano nel momento presente.
La visione che sostiene l’Ipnosi Regressiva come tecnica di conoscenza e sviluppo di sé, si basa sulla concezione che in ogni vita si accumulano esperienze e si crea il proprio Karma, il quale getta le basi per le vite successive in un ciclo continuo di nuovi apprendimenti. Conoscere alcuni di questi nodi karmici permette un percorso di apprendimento e consapevolezza che elaborato, aiuta il processo di guarigione.
Ma affinché l'Ipnosi Regressiva funzioni non è necessario credere nella Reincarnazione: qualora non si accetti tale ipotesi, il materiale emerso durante la trance è ugualmente utilizzato sotto il suo aspetto simbolico e metaforico e quindi diventa prezioso per la psicoterapia in corso.
Quando si utilizza la tecnica dell'Ipnosi Regressiva, si fa un percorso all'interno di se stessi e mutano i parametri con i quali si considera la propria vita. Si tratta di realizzare una crescita personale e spirituale, non solo di risolvere dei problemi o dei disagi. È possibile che si comprenda qual è lo scopo della propria vita, rispondere a domande quali "...perché tutto questo succede proprio a me?", superare conflitti e sciogliere attaccamenti disfunzionali, arrabbiarsi meno e diventare più accettanti; spesso si supera la paura della morte o le paure in generale.
Come accedere all’esperienza dell’Ipnosi Regressiva?
La terapeuta può proporre la tecnica al cliente che sta già svolgendo un percorso psicoterapico, perché ne vede l’utilità e i possibili elementi di sviluppo nel percorso stesso.
Oppure, chiunque ne abbia interesse, può chiedere di svolgere questa esperienza in funzione a proprie motivazioni: in questo caso la terapeuta inviterà la persona ad incontrarsi in un primo colloquio (generalmente più lungo e approfondito del solito), in modo da comprendere insieme l’utilità e l’appropriatezza dell’esperienza, che verrà in seguito svolta. Qualora non sussistano le indicazioni, sarà compito della terapeuta spiegarne i motivi ed eventualmente proporre altri percorsi più adeguati.
Dott.ssa Claudia Galli
Psicologa Psicoterapeuta - Carpi (MO) e Modena (MO)